L’attivista svedese per il clima Greta Thunberg è stata una dei numerosi manifestanti portati via dalla polizia, durante le proteste contro la miniera di lignite a cielo aperto nel villaggio abbandonato di Lutzerat, nella Germania occidentale. È stata fermata e allontanata da tre agenti, che hanno effettuato un controllo di identità. Si tratta del secondo fermo in pochi giorni.
Germania, Greta Thunberg manifesta ancora con attivisti Lützerath: portata via di peso dalla polizia
Thunberg, insieme ad un gruppo di 60-70 persone, si è seduta vicino al bordo della miniera di lignite di Garzweiler per un’azione di protesta. La polizia ha circondato il gruppo e, secondo quanto riferito dalle stesse autorità, gli agenti hanno nuovamente utilizzato manganelli e spray al peperoncino per allontanare i manifestanti dalla zona, dove è severamente proibito sostare.

In un post del 13 gennaio, l’attivista aveva invitato i suoi follower a unirsi alla protesta a Lutzerat: «Settimana 230 dello sciopero per il clima – aveva scritto –. Al momento ci troviamo a Lützerath, un villaggio tedesco minacciato di essere demolito per l’ampliamento di una miniera di carbone. La gente resiste da anni. Unisciti a noi». Due giorni dopo Greta era stata allontanata con la forza dalla polizia tedesca.
Chi ha paura di Greta?
Uski audino

Anche quel giorno la ventenne si era seduta sul bordo di un muro che dà sulla miniera, provocando la preoccupazione degli agenti, che le avevano intimato di allontanarsi per la sua stessa sicurezza. La leader del movimento ambientalista “Fridays for future” non aveva seguito l’indicazione e i poliziotti l’avevano trascinata via per un breve tratto. La foto della polizia tedesca che afferrava Thunberg aveva fatto discutere.
Tutto fa pensare che Greta non si fermerà neanche dopo l’arresto di oggi. «Un promemoria: le persone al potere non hanno bisogno di conferenze, trattati o accordi per iniziare a intraprendere una vera azione per il clima. Possono iniziare oggi», ha scritto Thunberg in un post fissato su Twitter. «Quando un numero sufficiente di persone si unirà, il cambiamento arriverà e potremo ottenere quasi tutto. Quindi, invece di cercare la speranza, inizia a crearla».
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