Da Graziani a Miranchuk. Basta una pennellata del russo per conquistare Firenze 47 anni dopo e far felice il Torino: 1-0 alla Fiorentina nei primi 90’ della sfida tra due gruppi che tra pochi giorni si ritroveranno a giocarsi i quarti di finale di Coppa Italia. Intanto, la prova d’apertura se la aggiudicano con merito i granata tornati improvvisamente a brillare anche in campionato. Al Franchi dominano sotto tutti i punti di vista la squadra di Italiano nonostante il risultato striminzito. Sono 3 punti regalati dall’ex dell’Atalanta che sonnecchia per tutta la partita, ma al 33’ inventa un altro dei suoi gol con un mancino forte e angolato da fuori area. Per lui è il quarto centro della sua avventura, sempre più positiva, in granata. Un guizzo che permette al Torino di superare momentaneamente l’Udinese nella nuova classifica sconvolta dalla penalizzazione della Juventus e di agguantare il settimo posto dal profumo d’Europa.
Juric regala a due dei giovani protagonisti di coppa anche il palcoscenico del Franchi di Firenze e l’effetto è di nuovo una squadra briosa e sfrontata. A farsi vedere è soprattutto Demba Seck, anche se poi servono le grandi firme per il vantaggio. Il senegalese è la sorpresa più grande proposta dall’allenatore che lascia in panchina l’uomo mercato Sanabria (e pure Linetty per far spazio ad Adopo). L’ex della Spal è un coltello che spesso e volentieri si incunea nella difesa viola, ma anche una boa abile a conquistare falli quando serve. Al 12’ lanciato da Ricci pensa di aver punito la Fiorentina, ma Dionisi annulla per fuorigioco e il Var conferma la decisione dell’arbitro. Quando l’azione è valida, è la sfortuna a negare al senegalese il gol: gran tiro che si stampa sulla traversa (22’).
Il Torino dà segnali importanti con diversi elementi che ultimamente erano apparsi giù di tono. Non solo Ricci tornato a dettare i tempi giusti e a togliere ossigeno all’avversario, ma anche Singo. L’ex della Primavera parte piano poi prende confidenza con la fascia fino a sfiorare il gol con un tiro da fuori area che il portiere respinge in extremis. Nel primo tempo la Fiorentina si vede solo con Kouamé che al 30’ impegna severamente Milinkovic-Savic con una conclusione al volo da pochi passi, poi è Bonaventura a farsi vedere dalle sue parti, ma solo ad inizio ripresa. L’attacco viola è sterile, Jovic ci prova ma è impreciso, così è il Toro a creare i pericoli maggiori: a 9’ dal termine Sanabria impiega pochi secondi dal suo ingresso per sprecare il possibile 2-0. Poi nei 5’ di recupero ci pensa il portiere granata, che con un intervento d’istinto nega il pareggio a Barak. Sarebbe stata l’ennesima beffa, invece stavolta Juric esce dal campo con il pugno alzato al cielo. Una vittoria che pesa e che, tra l’altro, permette ai granata di chiudere il girone d’andata con un punto in più rispetto ad un anno fa.