Per contrastare il dissesto idrogeologico e l’emergenza cronica delle infrastrutture in Italia, il gruppo Cesi, leader globale nell’innovazione, nel testing, nella consulenza per il settore elettrico, nell’ingegneria civile e ambientale, ha deciso di puntare in modo deciso sulla “rinata” Ismes, società controllata e specializzata nella gestione del ciclo di vita delle infrastrutture complesse e dei territori, la cui sede operativa è a Seriate, in provincia di Bergamo.
Il punto di forza di Ismes è di essere un’azienda con un gruppo dedicato di 70 professionisti, tra ingegneri e geologi, e di avere un portfolio strutturato: dalla progettazione e installazione di sofisticati sistemi di monitoraggio dei fenomeni di dissesto (ad esempio, frane e fragilità territoriali diffuse) alla teleassistenza e interpretazione in continuo dei dati raccolti per rilevare precocemente eventuali anomalie, emettere early-warning e attivare per tempo procedure di evacuazione delle comunità sul territorio.
A questi servizi, si aggiunge un’azione progettuale con proposte ingegneristiche di intervento a fronte di analisi diagnostiche innovative, volte a rafforzare e a rendere più efficace la manutenzione del territorio, la salvaguardia morfologica e naturalistica dei corsi d’acqua e a suggerire azioni di consolidamento e di messa in sicurezza delle grandi opere infrastrutturali (ad esempio, viadotti e rete ferroviaria).
Un esempio concreto di come l’innovazione guidi le strategie future del gruppo Cesi, presente in 70 Paesi del mondo con una rete di circa 2.000 professionisti e nello “spazio” con le sue celle solari per satelliti, sono i sistemi di monitoraggio che mettono a disposizione informazioni vitali per la corretta gestione, nel tempo, dei territori e delle infrastrutture evidenziando potenziali criticità e rischi. Fondamentale anche l’utilizzo del deep learning, una branca del machine learning, ovvero un insieme di metodi sviluppato negli ultimi decenni che permette ai sistemi di intelligenza artificiale di imparare autonomamente a elaborare delle deduzioni dall’esperienza pregressa, senza che queste siano determinate da istruzioni esplicite del codice di programmazione.
Si tratta di uno strumento molto utile quando si dispone di una grande quantità di dati non organizzati, in cui è difficile individuare correlazioni o relazioni di causa-effetto. Le applicazioni del deep learning stanno crescendo sempre di più e rivestono un ruolo di grande attualità, basti pensare a quelle per i veicoli intelligenti o per il riconoscimento delle immagini. In Italia, Ismes utilizza i metodi basati sul deep-learning nell’edilizia e, in generale, nel monitoraggio delle condizioni delle infrastrutture sul territorio, per prevederne l’evoluzione. Una previsione di questo tipo consente, infatti, di programmare per tempo gli interventi di manutenzione e ripristino durante la vita dell’opera, utilizzando solo le risorse realmente necessarie e ottimizzando, così, i costi.
Nel corso dell’ultimo anno, Cesi e Ismes si sono anche occupate di sviluppare per Enel Green Power, il progetto definitivo per l’autorizzazione delle opere civili di una nuova centrale geotermica a “zero” emissioni nel Centro Italia, che si configura come la prima centrale geotermica in Italia a essere realizzata con un sistema a reiniezione totale che permette di reintrodurre nel ciclo sia l’acqua di condensa che i gas incondensabili, inclusi i gas naturalmente presenti nelle formazioni geologiche di provenienza, garantendo emissioni di processo nulle. La produzione di energia elettrica può quindi avvenire senza emissioni di gas e, in particolare, di CO2 in atmosfera.
Il progetto si pone l’obiettivo di incrementare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sul territorio italiano, facendo ricorso alla disponibilità della risorsa geotermica nell’area, e parallelamente di ridurre sia la dipendenza da combustibili fossili sia le emissioni di CO2. La Centrale Geotermoelettrica avrà una produzione di energia elettrica pari a circa 30 GWhe/anno. Gli impianti della nuova Centrale da 5MW saranno collocati sugli stessi siti interessati da un precedente progetto di realizzazione di una Centrale geotermoelettrica di tipo tradizionale.
La localizzazione della nuova Centrale geotermoelettrica, oltre alla disponibilità della risorsa geotermica, è stata definita considerando differenti aspetti, sia di tipo impiantistico (ad esempio: la vicinanza ai pozzi di produzione, alla rete degli acquedotti e dei pozzi di reiniezione, all’elettrodotto in media tensione, ecc.) sia di tipo geologico, naturalistico e ambientale (ad esempio: la stabilità del sito, l’assenza di fenomeni erosivi e di esondazioni dei corsi d’acqua, ecc.). Un intervento innovativo sin dalla progettazione che sarà realizzato facendo ricorso a tutte le più avanzate tecnologie per coniugare lo sviluppo della risorsa geotermica con il rispetto dell’ambiente.