Una visita ad Algeri, la prima missione bilaterale ufficiale del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per rafforzare i rapporti tra i due Paesi, nell’ambito del “Piano Mattei” caldeggiato dalla premier e nell’ottica di un rafforzamento dell’asse Mediterraneo. «Al centro dei colloqui l’energia e un rapporto bilaterale che si estende sempre di più in tutti i campi. Il Mediterraneo ci unisce» ed «è cruciale e strategico» ha ripetuto ieri Meloni al termine della prima giornata che l’ha vista deporre una corona di fiori al monumento del Martire, visitare la nave della Marina Militale italiana “Carabiniere” e alla cena ufficiale con il primo ministro della Repubblica algerina, Aimen Benabderrahmane.
Il focus è ovviamente sul gas. Insieme a Meloni c’è Claudio Descalzi (questa mattina, prima dell’incontro alla residenza presidenziale insieme hanno visitato il Giardino Mattei), l’amministratore delegato di Eni che oggi firmerà due accordi con Sonatrach, uno sulle forniture e l’altro sulla transizione verde. Accordi che rafforzeranno quelli già siglati lo scorso anno e che hanno portato l’Italia a smarcarsi dal gas russo e fare dell’Algeria il primo fornitore. Ma durante l’incontro con il presidente algerino Tebboune saranno siglati anche accordi sull’automotive, sullo spazio (tra Asi e l’Agenzia spaziale algerina Asel) e l’industria. Questa mattina, prima dell’incontro alla residenza presidenziale, visita, assieme a Descalzi, del Giardino Mattei.
L’Algeria è considerata strategica e cruciale nell’approvvigionamento e nella diversificazione energetica per l’Italia: nel primo semestre 2022 il nordafricano è diventato il primo fornitore di gas naturale e a dicembre il primo ministro Abdelmadjid Tebboune ha dichiarato l’impegno preso con Roma per aumentare le forniture di gas dagli attuali 20 «ad almeno 35 miliardi di metri cubi».
Descalzi: l’Italia azzererà import gas russo dal 2024/25
L’Italia confermerà le previsioni per azzerare il gas russo? «Sta andando cosi, sono positivo», dunque tagliare il traguardo dell’indipendenza da Mosca «nell’inverno ’24-’25. Direi che continuando così, le cose andranno nel verso giusto”. Lo dice il numero uno dell’Eni Claudio Descalzi, rispondendo alle domande dei cronisti ad Algeri, ai giardini Mattei dove, a minuti, arriverà il premier Giorgia Meloni. Con l’Algeria «aggiorniamo gli accordi annualmente sulle quantità» di gas «che sono state rispettate: sono stati dati piu di 3 miliardi di metri cubi di gas e altri 3 miliardi nel 2023 e poi altri ancora. Bisogna pensare che solo 2 anni fa – ricorda – l’Algeria dava all’Italia circa 21 miliardi, adesso ne ha dati 25, arriveremo a 28 miliardi l’anno prossimo e poi nel 24-25 supereremo ancora» questo dato. «È davvero un partner strategico che sta aiutando molto l’Italia».