La Corte d’assise di Brescia al termine del processo di primo grado ha condannato all’ergastolo Ezio Galesi, l’uomo che a ottobre del 2021 a Castegnato uccise la ex compagna Elena Casanova, di 49 anni, con decine di martellate. La Corte ha accolto la richiesta del pubblico ministero, Carlo Pappalardo, pronunciata questa mattina durante la requisitoria. Esclusa l’aggravante della premeditazione. «Non è stata premeditazione – ha chiarito durante l’udienza – ma ha preordinato l’omicidio, come dimostrano gli spostamenti della vittima e del suo assassino. I due si sono incontrati e lui ha detto di aver deciso di ucciderla quando l’ha vista sorridere. Va a casa, prende il martello e tende l’agguato mortale a Elena».
Nel pomeriggio del 20 ottobre del 2021 Galesi incontrò Elena in un negozio. «Quando l’ho vista ridere – ha ammesso nel corso del processo l’uomo – mi è scattato qualcosa e ho deciso di ucciderla». Il femminicidio avvenne all’esterno dell’abitazione della donna d,ove l’ex l’aspettava. Galesi è stato dichiarato capace di intendere e volere. «Si è scagliato contro la ex, perché non accettava di essere stato lasciato – ha detto il pm -. Da tempo aveva un risentimento nei confronti di quella che poi è diventata la sua vittima». Diversa, invece, l’interpretazione dell’avvocato di parte civile Maria Pia Cimini, che rappresenta la mamma e la figlia di Elena Casanova, secondo la quale ci fu premeditazione e in aula ha chiesto un risarcimento di 200mila euro a testa per i familiari della vittima. Ezio Galesi non era in aula alla lettura della sentenza.