Nell’ultima settimana continuano a scendere i contagi (-38,3%), i ricoveri ordinari (-22,1%), le terapie intensive (-26,8%) e i decessi (-14,1%). E’ quanto rileva il monitoraggio della Fondazione Gimbe, sull’andamento della pandemia Covid in Italia, nella settimana 13-19 gennaio 2023 rispetto a quella precedente.
“Sul fronte dei nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si registra un’ulteriore diminuzione (-38,3%) pari a quella della settimana precedente: dagli 84mila della settimana precedente i nuovi casi scendono a quota 52mila, con una media mobile a 7 giorni sopra i 7mila casi al giorno”.
I nuovi casi calano in tutte le Regioni: dal -11,2% della Provincia autonoma di Bolzano al -46,7% di Basilicata e Valle D’Aosta. In tutte le province, ad eccezione di Chieti (+1,8%), si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -11,2% di Bolzano al -62,7% di Ragusa). In nessuna provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100mila abitanti.
Quanto al testing, si registra un calo del numero dei tamponi totali (-10,5%): da 767.718 della settimana 6-12 gennaio a 687.233 della settimana 13-19 gennaio. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 12,2% (-75.486) e quelli molecolari del 3,3% (-4.999). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce dal 7,2% al 6,3% per i tamponi molecolari e dal 12,2% al 7,9% per gli antigenici rapidi.
“Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – continua a scendere il numero dei ricoveri in area medica (-22,1%) e in terapia intensiva (-26,8%)”. In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 novembre, sono scesi a quota 227 il 19 gennaio; in area medica, raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a quota 5.003 il 19 gennaio. In questa stessa data, il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid e’ risultato pari al 7,9% in area medica (dal 3,9% del Piemonte al 21,9% dell’Umbria) e del 2,3% in area critica (dallo 0% di Basilicata e Valle d’Aosta al 4,6% della Sicilia).”In calo il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 22 ingressi/die rispetto ai 28 della settimana precedente”.
La vaccinazione va a rilento. La platea per il terzo richiamo (quinta dose), aggiornata al 20 gennaio 2023, è di 3,1 milioni di persone: di queste, 2,5 milioni possono riceverlo subito, 0,2 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 180 giorni e 0,4 milioni l’hanno già ricevuto. Al 21 gennaio sono state somministrate 410.306 quinte dosi, con una media mobile di 3.222 somministrazioni al giorno, in aumento rispetto alle 2.930 della scorsa settimana (+10%). In base alla platea ufficiale (n. 3.146.516 di cui 2.298.047 over 60, 731.224 fragili e immunocompromessi, 117.245 di ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quinte dosi è del 13% con nette differenze regionali: dal 4,3% della Campania al 25,6% del Piemonte.