“Nessun arresto è avvenuto presso la miniera di carbone di Garzweiler”. Lo ha riferito un portavoce della polizia di Aquisgrana. Anche le persone che si trovavano con l’attivista svedese, Greta Thunberg, sono state fermate, controllate e rilasciate.
Durante la protesta contro la miniera di lignite di Garzweiler, in Germania, l’attivista svedese Greta Thunberg è stata allontanata dalla polizia da un’area pericolosa del sito, fermata, identificata e poi rilasciata.
Il fermo momentaneo è giunto quando l’attivista per il clima, Greta Thunberg, è tornata a partecipare a una protesta insieme a un gruppo di manifestanti a 7 km dal villaggio di Lützerath, il villaggio che sarà abbattuto per far spazio a una miniera di carbone. Thunberg, insieme a un gruppo di 60-70 persone, si è seduta vicino al bordo della miniera di lignite a cielo aperto di Garzweiler. A quel punto, la polizia ha circondato il gruppo e, secondo quanto riferito dalle stesse autorità, gli agenti avrebbero utilizzato manganelli e spray al peperoncino per allontanare i manifestanti dalla zona dove è severamente proibito sostare. Greta è stata portata via di peso.
La polizia di Aquisgrana si è occupata anche dello sgombero di Lützerath avvenuto la scorsa settimana. Il villaggio di Lützerath, che sarà demolito per l’ampliamento di una miniera di carbone, è stato sgomberato dagli attivisti che lo occupavano, ma le manifestazioni da parte degli ambientalisti proseguono. Oggi anche l’attivista svedese Greta Thunberg si è unita alle proteste. “Non possiamo rilasciare dichiarazioni in merito ai singoli individui – ha detto il portavoce della polizia -. Posso confermare che un gruppo di persone è stato fermato e che dopo le procedure di identificazione, le persone sono state rilasciate”.
Greta Thunberg alla miniera di Luetzerath