Un video amatoriale girato con smartphone, pubblicato sui social ucraini, mostra un piccolo cimitero con centinaia di tombe dove secondo il post, sono stati seppelliti soldati russi mercenari del gruppo Wagner.
Un presunto disertore del gruppo di militari, Andrey Medvedev – ex comandante del gruppo mercenario filorusso – che ha chiesto asilo in Norvegia, ha dichiarato in un’intervista al Guardian – realizzata il mese scorso in Russia ma pubblicata ieri, dopo la fuga nel paese nordico dell’uomo – di aver temuto per la sua vita: Medvedev ha denunciato di aver assistito a “esecuzioni sommarie di combattenti Wagner accusati dai loro comnandati di aver disobbedito agli ordini”.
Medvedev, dopo aver disertato, ha attraversato il confine con la Norvegia vicino alla valle di Pasvikdalen, venerdì scorso. Lì è stato arrestato dalle guardie di frontiera norvegesi.”Ha chiesto asilo in Norvegia”, ha confermato Tarkjei Sirma-Tellefsen, comandante della polizia a Finmark, in Norvegia settentrionale.
Medvedev, 26 anni, è il primo soldato della Wagner a riparare all’estero dopo aver combattuto in Ucraina, a quanto se ne sappia. Prima di lasciare la Russia, ha parlato con il giornalista del Guardian in diverse telefonate, raccontando la sua permanenza in Ucraina orientale. Ha sostenuto di aver combattuto a Bakhmut. Poi si è nascosto in Russia, dopo aver lasciato la sua unità a luglio. Parlando col Guardian, l’uomo ha detto che i mercenari – reclutati nelle prigioni russe per rimpolpare i ranghi – venivano mandati in combattimento come “carne da cannone”.