Lunghe file per “l’ultimo pieno” in diversi distributori, il video di un benzinaio a Milano, appena prima dell’inizio dello sciopero.
Fegica e Figisc – Anisa Confcommercio, hanno confermato la chiusura di due giorni mentre Faib Confesercenti ha ridotto la protesta a 24 ore. Lucchetti dunque a tutte le pompe di carburante che fanno capo alle tre organizzazioni.
Mentre si registrano lievi aumenti dei prezzi di benzina (in modalità self a 1,846 euro/litro) e gasolio (1,890 euro/litro), le associazioni dei consumatori hanno denunciato nuove speculazioni: il Codacons ha presentato un esposto per interruzione di pubblico servizio, mentre per Assoutenti lo sciopero è “voluto e ordinato dalle compagnie petrolifere contro la trasparenza sui prezzi”. L’Unione nazionale consumatori invece, ha chiesto che il Governo “faccia controlli a tappeto sullo sciopero”.
Fronte Parlamento, in commissione Attività produttive molti hanno suggerito una app anziché il cartellone per pubblicizzare il prezzo medio regionale che si potrebbe potenziare rafforzando l”Osserva prezzi Carburanti’ del Mimit.