Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto una video conferenza per fare un bilancio sull’andamento dell’economia russa nel 2022. Ha riferito che le entrate di bilancio del Paese, garantite da petrolio e gas, sarebbero aumentate del 28 per cento nel 2022. Il vice primo ministro Alexander Novak ha aggiunto che il colosso statale russo Gazprom avrebbe aumentato le forniture di gas alla Cina lo scorso anno, mentre la produzione di petrolio sarebbe aumentata del 2 per cento e le esportazioni del 7 per cento.
“Secondo i dati del ministero per lo Sviluppo economico, il Pil della Russia è sceso solo del 2,1 per cento fra gennaio e novembre”, ha continuato Putin, ”quando si prevedeva, anche fra i nostri economisti, per non parlare di quelli all’estero, di un calo del dieci per cento, del 15 o perfino del 20. Per l’intero 2022 è invece atteso un calo del 2,5 per cento”. Per il presidente russo il deficit della Russia, pari al 2,3 per cento del Pil, sarebbe il più contenuto fra i Paesi del G20. “Le dinamiche in corso sono migliori di quanto molti esperti avessero previsto”, ha aggiunto, “L’industria del comparto militare”, ha detto, “ha preso slancio e continua ad aumentare la sua capacità. Le imprese del settore hanno moltiplicato i turni, alcune operano 24 ore al giorno. L’inflazione in Russia alla fine del 2022 sarebbe dell’11,9%, inferiore a quanto previsto dalla Banca centrale e dal governo.
Tuttavia, i calcoli dell’agenzia di stampa Reuters mostrano che le esportazioni giornaliere da gasdotto sono diminuite del 22 per cento a gennaio rispetto a dicembre. Questo numero tiene conto dei dati sulle esportazioni giornaliere di gas attraverso l’Ucraina e una linea del gasdotto sottomarino Turk Stream, le uniche rotte rimanenti per le esportazioni di gas russo verso l’Europa.