A undici mesi dall’inizio del conflitto in Ucraina, è una giornata di ottime notizie per Kiev: a distanza di poche ore, infatti, sono arrivate due importanti conferme, rispettivamente da Berlino e da Washington. Il governo tedesco e quello americano forniranno decine di mezzi corazzati all’avanguardia, “i più potenti del mondo” come li ha definiti il presidente Usa Joe Biden, riferendosi ai carri armati Abrams. Saranno 31 e andranno a rafforzare le difese di Kiev.
Da Berlino invece verranno inviati 80 carri armati Leopard2, a formare due battaglioni di 40 panzer ciascuno. Ma, oltre alla Germania, altri dodici Paesi si sono già detti pronti a fornire i tank di fabbricazione tedesca, secondo quanto riferito oggi dallo Spiegel. Per l’Ucraina si raggiunge così un obiettivo tanto a lungo agognato, determinante per contrastare l’offensiva russa e respingere gli invasori dai territori occupati. Secondo il tedesco Spiegel, con l’ok di Berlino i Leopard vanno ad aggiungersi ai Challenger promessi dal governo britannico.
Stati Uniti
Washington invierà 31 carri armati Abrams M1. Non saranno presi dalle scorte ma verranno prodotti ex novo dalla General Dynamics Land Systems. Questo vuol dire che “ci vorranno mesi” affinché i tank arrivino a destinazione. Al di là degli aspetti logistici, che comunque hanno la loro influenza, è pur sempre una buona notizia per il presidente Zelensky, che ha infatti ringraziato con entusiasmo Joe Biden, dicendo che “l’invio dei carri armati è un decisivo passo per la vittoria”.
Germania
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato oggi al suo gabinetto l’invio di 14 Leopard 2A6 (anche qui serviranno circa 3 mesi, ha annunciato il ministro della Difesa) e consentirà anche ad altri Paesi di fornire i carri armati di fabbricazione tedesca a Kiev.
Regno Unito
Il governo britannico di Rishi Sunak ha annunciato il 14 gennaio scorso l’invio a Kiev di 14 dei suoi carri armati Challenger 2.
Polonia
Varsavia ha dichiarato di essere pronta a inviare fino a 14 dei suoi panzer Leopard 2. La Polonia è l’alleato europeo che più di tutti ha fatto pressioni su Berlino per l’ok all’invio dei tank all’Ucraina.
Norvegia
Oslo ha confermato che invierà due dei suoi 36 Leopard.
Finlandia
Il governo finlandese ha riferito che potrebbe donare un piccolo numero di Leopard 2 all’Ucraina se un gruppo più ampio di nazioni europee decidesse di farlo.
Paesi Bassi
Secondo il primo ministro Mark Rutte, anche l’Olanda sta prendendo in considerazione la possibilità dimettere a disposizione dell’Ucraina 18 carri armati Leopard 2, attualmente affittati dalla Germania.
Spagna
Madrid si è detta disponibile ad inviare Leopard in Ucraina, ma sempre “coordinandosi” con i suoi alleati europei. Inoltre, è disponibile a curare l’addestramento necessario per utilizzarli.
Secondo Abc News, che cita un alto funzionario ucraino, anche la Danimarca sarebbe disposta a fornire alcuni dei suoi tank Leopard. E la Svezia non esclude il trasferimento in Ucraina in futuro dei carri armati Stridsvagn 122, una versione locale del Leopard 2. Si sa che Stoccolma è attualmente impegnata in un braccio di ferro con la Turchia, che blocca il suo ingresso ufficiale nella Nato. E, dal momento che gli aiuti militari a Kiev avvengono nell’ambito degli accordi tra alleati Atlantici, un invio differenziato – attraverso cioè un canale bilaterale – potrebbe seguire tempi più celeri. Infine, la Francia non esclude la possibilità di inviare i suoi carri pesanti Leclerc, ma il governo di Emmanuel Macron non ancora ha preso una decisione in merito.