Qualcuno non aveva mai presentato la dichiarazione dei redditi degli ultimi anni, altri avevano ingenti disponibilità finanziarie eppure risultavano percettori del Reddito di Cittadinanza. La Guardia di Finanza di Catanzaro, nell’ambito dell’attività di tutela della spesa pubblica nazionale, ha scoperto numerosi illeciti nel corso dei controlli relativi al 2022, che si sono conclusi con la denuncia all’autorità giudiziaria competente di 150 persone. Tra i soggetti denunciati ci sono 82 stranieri che non avevano il requisito, previsto dalla normativa vigente, dei 10 anni di residenza nel territorio nazionale.
Dalle indagini sono emerse diverse situazioni di illecito: c’è chi è risultato titolare di importanti disponibilità finanziarie; chi si era “distaccato” fittiziamente dal nucleo familiare dei propri genitori e chi aveva legami diretti con boss della ‘ndrangheta. Tra i denunciati anche un imprenditore che, si è scoperto, per 20 anni non aveva mai presentato la dichiarazione dei redditi: la Guardia di Finanza lo aveva già controllato prima che richiedesse il Reddito di cittadinanza, contestandogli un’omessa dichiarazione dei redditi per oltre 1.900.000 euro e un mancato versamento delle tasse pari a 725.000 euro.
Le 150 persone denunciate alle Procure della Repubblica di Catanzaro e Lamezia Terme, che rischiano una condanna fino a 6 anni di reclusione, sono state segnalate anche all’Inps di Catanzaro che ha già provveduto a bloccare e revocare l’erogazione del reddito di cittadinanza. Dall’operazione delle Fiamme Gialle, condotta dai Reparti di Catanzaro, Lamezia Terme e Soverato, è infine emerso che l’ammontare complessivo del reddito di cittadinanza percepito illecitamente è stato pari 1.180.000 euro, mentre ammontano a 207.000 euro i contributi bloccati a chi li percepiva illecitamente.