Borse abbastanza tranquille. Milano vede l’indice Ftse Mib chiudere in lieve rialzo, +0,30 per cento. Nel resto d’Europa sulla stessa linea Francoforte (+0,33%) e Parigi, (+0,48%), invece lieve calo per Londra (-0,09%). Molto più mossa Wall Street e in particolare l’indice Dow Jones, negli Stati Uniti, -1% che va peggio degli altri indici, perché si sente il -7% di Goldman Sachs. I conti della banca nel quarto trimestre sono risultati peggiori delle attese. Gli utili sono scesi del 69%; sono stati pari a 3,32 dollari per azione contro le stime di 5,56. In evidenza l’aumento degli accantonamenti per i crediti deteriorati (o Npl). Erano 344 milioni nel trimestre precedente, ora sono quasi triplicati, 972 milioni di dollari. I titoli bancari sono stati negativi anche a Milano, tra i titoli più scambiati sono in evidenza i cali di Intesa Sanpaolo (-1,05%) e Unicredit (-0,88%). Oggi a non migliorare l’umore dei mercati ci sono stati i dati sull’inflazione di dicembre. Sono state confermate le stime preliminari. In Italia è all’11,6%, in Germania all”8,6%. Sul fronte dell’energia, il gas oggi è risalito ma rimane sotto i 60 euro al megawattora, a quota 58,7 euro, +5,9%. Il petrolio Brent è in salita dell’1,75%, appena sotto gli 86 dollari al barile.