Il presidente ucraino, Vladimir Zelensky, sarebbe scampato ad almeno “12 tentativi di assassinio”, dei quali due sventati direttamente grazie ai “dettagli forniti dalla Cia”, l’intelligence statunitense. Ma i piani dei servizi segreti russi sarebbero stati intercettati addirittura “prima dello scoppio del conflitto”. La tesi – pubblicata dal quotidiano britannico The Indipendent – è contenuta nell’anteprima del libro di Chris Whipple incentrato sul presidente Usa, Joe Biden, dal titolo “The Fight of His Life: Inside Joe Biden’s White House”.
Uno dei primi video diffusi sui social ucraini dal presidente Zelensky all’inizio della guerra.
L’assalto – fallito – a Kiev all’inizio della guerra
In particolare, “il direttore della Central Intelligence Agency, Bill Burns, si è recato a Kiev prima dell’inizio della guerra della Russia contro l’ Ucraina per informare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky di un piano russo per assassinarlo“. E sono diversi i particolari che sembrano collimare con la tesi di uno dei biografi del presidente Biden: proprio nel Febbraio dello scorso anno, appena partì l’offensiva su vasta scala del presidente Putin infatti, le forze speciali russe erano entrati a Kiev, nel tentativo fallito di dare la caccia ai leader ucraini, incluso Zelensky.
Zelensky “Ignorò gli avvertimenti della Cia”
Nel suo libro, Whipple inoltre sostiene che il presidente ucriano abbia “rifiutato gli avvertimenti dei funzionari statunitensi, secondo i quali Mosca avrebbe presto lanciato la più grande invasione di terra dalla fine della seconda guerra mondiale”.