Industria, innovazione, start-up e microimprese. Ma soprattutto energia. A distanza di sei mesi dalla visita di Mario Draghi ad aprile scorso (che portò alla firma di vari accordi nel luglio 2022) la premier Giorgia Meloni arriva oggi ad Algeri per la sua prima missione ufficiale nel paese nord africano. In programma una serie di colloqui istituzionali con il presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune, che aveva già incontrato a margine dei lavori della Cop27 in Egitto immediatamente dopo il suo insediamento, e con il primo ministro algerino Aimen Benabderrahmane. Sono previsti anche diversi incontri con imprenditori italiani che operano nel Paese.
Al suo arrivo (previsto nel pomeriggio) la premier Meloni depositerà una corona di fiori al Monumento del Martire, a seguire la visita alla nave della Marina militare italiana “Carabiniere” nel porto di Algeri. Lunedì una fitta giornata di appuntamenti istituzionali.
“Le relazioni bilaterali fra Italia e Algeria sono solide, antiche e strategiche e attraversano una fase particolarmente positiva. L’ Italia è al lavoro per rafforzarle, ampliarle e consolidarle ulteriormente come testimoniato dalle visite politiche al più alto livello che si sono susseguite negli ultimi mesi”, evidenzia Palazzo Chigi.
In virtù degli accordi siglati lo scorso anno dall’allora presidente del Consiglio Mario Draghi, nel primo semestre 2022 l’Algeria è diventata il primo fornitore di gas naturale dell’Italia. Più in generale, nel 2021 il valore dell’interscambio Italia-Algeria è stato pari a 7,33 miliardi di euro, di cui 5,57 miliardi le nostre importazioni e 1,76 miliardi le nostre esportazioni. Il gas costituisce la quasi totalità delle importazioni, mentre l’Italia esporta principalmente macchinari, prodotti petroliferi raffinati, prodotti chimici e siderurgici. L’Italia è il terzo partner commerciale dell’Algeria a livello globale (primo cliente e terzo fornitore) mentre l’Algeria è il primo partner commerciale dell’Italia nel continente africano. I pilastri della presenza imprenditoriale italiana nel Paese sono le grandi opere e l’industria della difesa. In occasione della missione saranno siglati diversi accordi, fra cui alcune nuove intese private.
Le imprese italiane con presenza stabile sono circa 200.Cifre rilevanti che la premier (accompagnata dall’ad di Eni Claudio Descalzi e dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi) intende incrementare, anche nell’ambito del cosiddetto “Piano Mattei” per l’Africa. L’idea di Meloni è quella di creare uno “spazio di stabilità e di prosperità condivisa” nei Paesi dell’Africa, anche per affrontare in modo strutturale il problema delle migrazioni. In quest’ottica da parte del governo c’è la volontà di confermare la prospettiva dell’Italia quale hub energetico (di gas ma anche di idrogeno verde) del Mediterraneo, come ponte fra Africa e Europa. Altre questioni centrali riguardano l’industria, l’innovazione, le start-up e le microimprese: sulle Pmi in particolare il governo di Algeri vorrebbe beneficiare della competenza dell’Italia, come le autorità algerine hanno dichiarato in diverse occasioni.